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Federico Moccia è tornato in libreria con il seguito di 'Tre metri sopra il cielo', la saga adolescenziale interpretata sul grande schermo da Riccardo Scamarcio, che grazie al film divenne famoso.
L’autore non ha smesso di sperare che l’attore pugliese possa vestire un’altra volta i panni di Step, ma rivela che il tempo ha creato una certa distanza tra loro.
'Con lui non ci sentiamo più, ma gli ho mandato il romanzo - racconta Moccia su Diva e Donna -. All'epoca era pieno di entusiasmo per il mio personaggio. Magari ritrova la luce di allora. Mi dispiace che Riccardo tenda a rimuovere il suo passato. Penso a Luca Zingaretti che poi, alla fine, si è ricreduto e ha saputo convivere serenamente con il successo di Montalbano. In Spagna stanno scrivendo la sceneggiatura di “Tre volte te” e lo gireranno a febbraio. In Italia non c'è ancora nulla'.
Il film prende liberamente ispirazione dalla sua vita.
'Avevo la mia Honda 350 ma non correvo come un pazzo. Non c'era quell'adrenalina. Babi era la mia ragazza, il mio primo amore da quindicenne ovvero Fabrizia. Una storia che mi ha travolto. Quando scopri che l'amore è anche paura e dolore. Step è la mia proiezione, era quello che avrei voluto essere, anche perché da ragazzo le ho solo prese le botte. Per questo andavo in palestra, ma ci ho provato senza grandi risulti, anche perché io non prendevo anabolizzanti. Step è la mia vendetta letteraria', ha concluso.