Demi Moore e la famiglia del ragazzo morto nella sua villa di Los Angeles hanno raggiunto un accordo per la risoluzione del caso giudiziario.

I fatti risalgono al 2015, quando il giovane 21enne Edenilson Steven Valle venne trovato riverso e privo di vita nella piscina situata all’interno della proprietà dell’attrice hollywoodiana, che, al momento del tragico incidente, si trovava fuori città.

La famiglia del ragazzo, un anno fa, decise di intentare una causa contro la Moore, rea di non aver posto a bordo piscina l’apposita segnaletica, utile a indicare la profondità dell’acqua.

Oltre alla star di Ghost, i genitori della vittima, Jorge e Maria Valle, indicarono come responsabile anche l’amministratore dello stabile, accusandolo di negligenza.

I Valle dichiararono come il figlio - incapace di nuotare -, fosse annegato dopo che tutti gli invitati avevano lasciato il party, organizzato da uno degli assistenti della Moore.

Di contro, i legali di Demi sostenevano come la segnaletica fosse presente, invitando il giudice a ridurre l’ammontare dei danni da pagare ai Valle, qualora la loro assistita fosse stata condannata.

Secondo le carte legali, ottenute da TMZ, sia la Moore, sia la famiglia del ragazzo hanno chiesto al giudice di archiviare il caso, probabilmente in seguito al raggiungimento di un accordo economico tra le parti.

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