Whitney Houston ha subito degli abusi sessuali quando era ancora una bambina.

La rivelazione shock è giunta dal regista Kevin Macdonald, autore di 'Whitney', nuovo documentario sulla leggenda della musica mondiale, presentato in anteprima al Festival del cinema di Cannes.

Ad aver molestato Whitney, scomparsa tragicamente nel 2012, è stata la cugina Dee-Dee, nipote della madre della cantante, Cissy Houston, nonché sorella della cantante Dionne Warwick.

'Avevo intuito che fosse successo qualcosa di simile a un abuso molto prima che mi venisse confermato', ha dichiarato a Deadline MacDonald, che ha poi aggiunto come sia stato Gary, il fratello di Whitney (anche lui molestato da Dee-Dee), ad avergli dato conferma dei gravi fatti.

'Avevo la sensazione, rivendendo le sue interviste, che ci fosse qualcosa di strano. Qualcosa che le impedisse di esprimere la sua vera sé'.

'Lei non si sentiva a suo agio durante le interviste in sua presenza. Pensavo che ci fosse qualcosa di molto strano sotto. Questo suo comportamento mi ha ricordato quello di molte persone che avevo conosciuto e che erano state vittime di abusi. È una cosa che si intuisce dal linguaggio del corpo e dalla sensazione che quella persona si stia trattenendo dal dire qualcosa. Una persona me lo ha fatto notare a telecamere spente. Nessuno ne avrebbe parlato di fronte alle telecamere, ma Whitney aveva detto loro che era successo qualcosa'.

'Lui [Gary] mi ha riferito che Whitney è stata abusata da una donna della loro famiglia. Poi Pat Houston me lo ha confermato. Whitney le aveva confidato: “Questo è quello che è successo”. Poi in una successiva intervista, Gary mi ha rivelato l’identità di questa donna'.

'Quando ho intervistato Mary Jones, la storica assistente di Whitney, mi ha detto quale fosse il punto di vista di Whitney su questa storia. Con lei, Whitney, era riuscita a scendere nei dettagli', ha dichiarato Macdonald.

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