Giorgio Mastrota accantona le televendite per dedicarsi ad una nuova serie tv.

Da settembre è in arrivo su Sky è 'Romolo + Giuly. La guerra mondiale italiana', parodia del dramma di Shakespeare che parla della storica inimicizia fra i 'coatti' Montacchi di Roma Sud e i 'fighetti' Copulati di Roma Nord. 

'La fiction? Ci sarà una versione esasperata di me: un “drogato” di televendite. Per rivalsa contro il mondo crudele che non mi ha fatto diventare il conduttore che meritavo di essere, fonderò una loggia massonica nella mia Milano per trasformare Roma in un grande parco dei divertimenti', ha raccontato Giorgio Mastrota a TV Sorrisi e Canzoni.

'In scena mi aiuta il pupazzo Tciù, gemello frustrato del mitico Uan di “Bim bum bam” - spiega Giorgio -. E mi alleo con Don Alfonso, il capo dei napoletani interpretato da Fortunato Cerlino (il don Pietro di “Gomorra”, ndr), un nobile decaduto che vuol rifondare il Regno delle due Sicilie. Cerlino è un attore vero, a me invece hanno dovuto cucire addosso il ruolo. All’inizio li ho visti scettici sulle mie capacità. E anch’io non credevo che sarei riuscito a superare la soglia del minimo sindacale sul set'.

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