Dopo centinaia di accuse e denunce, arriva anche la prova video a inchiodare Harvey Weinstein.
Nella clip incriminata si vede l’ex produttore più potente di Hollywood rivolgere delle sgradite avance a una donna, Melissa Thompson, durante un meeting di lavoro, avvenuto a New York nel 2011.
La Thompson - che a inizio estate ha denunciato Weinstein per violenza sessuale -, ha consegnato a Sky News il filmato in cui si vede il 66enne rifiutare la sua stretta di mano, preferendo un 'caldo' abbraccio e un'allungata di mani fino al fondoschiena della donna.
Dal video si sente inoltre Weinstein chiedere alla Thompson il 'permesso' di poter flirtare con lei, proseguendo con commenti spinti e indecenti.
Ad un certo punto, la clip riprende l’ex boss della Miramax andare sotto la scrivania e infilare una mano sotto la gonna di Melissa: 'Permettimi di avere un po’ di te… Dalla a me. È tutto ok, ti andrebbe di fare qualcosa di più?'.
'Questo è un po’ troppo', ha risposto la Thompson.
La donna (un’informatica) e Weinstein raggiunsero un accordo di vendita, che avrebbe permesso al produttore di utilizzare i suoi programmi software per promuovere i suoi film.
A quel punto, Harvey invitò la donna in un hotel vicino per la chiusura dell’accordo e le firme, ma nella circostanza, la Thompson ha raccontato di essere stata trascinata in camera e stuprata.
Weinstein è stato difeso dal suo avvocato Benjamin Brafman, che ha invitato gli inquirenti a osservare come nel video tutto sia assolutamente consensuale.
'La clip è stata prodotta dalla sig.ra Thompson per rafforzare la sua posizione nella causa civile, da cui spera di uscire con del denaro'.
'Si tratta soltanto di un ulteriore tentativo di disonorare pubblicamente il signor Weinstein per un guadagno finanziario. Noi non ci stiamo. Contano solamente i fatti', ha dichiarato con un comunicato Brafman.
Di tutt’altro avviso le parole della Thompson, che a Sky News ha dichiarato di non aver fatto nulla 'per incoraggiare i comportamenti di Weinstein', di aver 'provato con forza a respingerlo, ma di essersi sentita 'in trappola e accerchiata'.
