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Le prime dieci stagioni di Grey’s Anatomy sono state un vero incubo per Ellen Pompeo.
Solo ora che la serie è stata rinnovata per la sua sedicesima stagione l’attrice protagonista ha avuto il coraggio di parlarne.
'C’erano davvero dei seri problemi. Problemi culturali e comportamenti pessimi. Era un ambiente di lavoro tossico, un vero e proprio incubo', ha confidato l’alter ego di Meredith a Variety.
La Pompeo ha pensato più volte di abbandonare il telefilm ma la situazione è cambiata quando è nata la figlia: dopo il parto ha capito che doveva restare e provare a cambiare le cose.
'A quel punto non riguardava più solo me, perché avevo qualcuno di cui occuparmi. Ho pensato ‘Dove altro potrei trovare, a 40 anni, questa stessa quantità di denaro? Devo badare a mia figlia, quindi voglio rimanere’. Volevo che questa esperienza cambiasse, così da essere felice e orgogliosa del mio lavoro. Il mio compito era quello di modificare la serie, che era fantastica per il pubblico, ma un vero incubo dietro le quinte. Non poteva continuare ad essere così', ha ammesso.
Nuovi problemi sono poi sorti quando Patrick Dempsey, il protagonista maschile della storia, ha lasciato Grey’s Anatomy.
'La mia missione era quella di dimostrare che non era vero, che era possibile andare avanti. Così insieme a Shonda Rhimes abbiamo deciso di cambiare il finale di questa storia, ed è stato proprio questo a convincermi a lottare', ha sottolineato.
Missione compiuta visto che Grey’s Anatomy resta, dopo 16 anni, uno degli show più visti in America e in tutto il mondo!