Woody Allen sfoga tutta la sua rabbia contro l’ex Mia Farrow sulle pagine della sua nuova autobiografia, A proposito di niente.

Il regista hollywoodiano è finalmente riuscito a pubblicare il suo libro grazie alla Arcade Publishing, dopo essersi visto sbattere la porta in faccia da varie case editrici, tra cui la Hachette, che ha accolto le proteste di alcuni dipendenti solidali con la figliastra Dylan, vittime di presunte molestie da parte del cineasta quando era bambina.

'Non ho mai alzato un dito su Dylan, non ho mai fatto nulla che potesse lontanamente somigliare a un abuso. È stata un’invenzione totale, dall’inizio alla fine', si è difeso.

Woody ha poi ricordato un episodio avvenuto nella casa del Connecticut della Farrow, nell’agosto del 1992, quando ingenuamente appoggiò la sua testa sulla pancia di Dylan, che all’epoca aveva appena 7 anni.

'Non ho fatto nulla di improprio. Ero in una stanza piena di persone, stavamo guardando la tv in pieno pomeriggio', ha spiegato.

Per il presunto crimine, Allen è stato al centro di due diverse indagini, senza mai ricevere alcuna condanna.

Il regista ha parlato anche del rapporto con l’attuale moglie, Soon-Yi Previn, figlia adottiva di Mia Farrow. 'Non riuscivamo a toglierci le mani di dosso'.

Woody ha poi chiarito che la love-story con Soon-Yi, 35 anni più giovane di lui, è iniziata quando la relazione con Mia era già finita.

'Ovviamente, posso capire il suo shock, la sua delusione, la sua rabbia, tutto', scrive. 'È stata una giusta reazione'.

'A volte, considerando quanto difficili siano state le cose e le malignità di cui sono stato vittima, mi è stato chiesto se potendo tornare indietro, rinuncerei a Soon-Yi. Io rispondo sempre che lo rifarei di nuovo in un battito di ciglia'.

LATEST NEWS