Roman Polanski è stato accusato da una cittadina francese di nome Valentine Monnier.

A detta della donna l’artista l’ha violentata nel 1975.

'Sono stata stuprata con estrema violenza, dopo una discesa in sci, nello chalet di Gstaad, in Svizzera. Polanski mi colpì, mi riempì di botte fino a quando non opposi più resistenza. Poi mi violentò facendomi subire di tutto. Avevo appena 18 anni', ha raccontato la Monnier, che è un’ex modella oggi impegnata come fotografa e attrice.

Nello chalet, Polanski la chiamò e quando lei uscì sul pianerottolo cominciò la sua furia: botte, colpi, una pillola che le fece ingoiare prima di violentarla.

'Ero totalmente sotto shock, pesavo 50 chili, Polanski era piccolo, ma muscoloso e, a 42 anni, nel pieno delle forze: ebbe la meglio in due minuti. Mi dissi: ma è Roman Polanski, non può rischiare che si venga a sapere, quindi mi dovrà uccidere. Poi arrivarono le scuse del regista, in lacrime, e io promisi di non dire niente', ha aggiunto Valentine, che ha confidato tutto sulle pagine del quotidiano Le Parisien.

Polanski, 86 anni, è stato condannato nel 1977 per violenza sessuale su minore negli Stati Uniti, paese nel quale non può tuttora rientrare.

Attualmente vive in Francia con la sua ultima moglie, l'attrice Emmanuelle Seigner, dalla quale ha avuto due figli.

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