Sono passati 17 anni dalla partecipazione di Luca Argentero al Grande Fratello.

Ormai il bel torinese è affermatissimo nel mondo del cinema e della fiction - al momento è in tv su Rai 1 con la serie Doc - Nelle tue mani -, ma non ha dimenticato i giorni trascorsi tra le mura della casa più spiata d’Italia, da cui tutto è cominciato.

'Che ricordi ho del mio Grande Fratello? Beh, mi sono divertito e poi tutto è nato da lì - ha dichiarato sulle pagine di Oggi -. Successivamente mi hanno preso nel cast di Carabinieri e da lì mi sono detto: “Se questo dovrà essere quello di cui vivrò, sarò un uomo felice, perché mi piace un sacco”'.

Alla domanda se ai concorrenti venisse chiesto di seguire un copione scritto, ha risposto: 'Macché! Nessuno è in grado di recitare per tre mesi, figurarsi dei ragazzini'.

'Ammetto di non avere grande familiarità. C’è una cosa da dire però: noi eravamo ragazzini presi dalla strada. Tutti molto diversi l’uno dall’altro e soprattutto senza agenti dietro. Dentro la casa ci trovavamo a caz******re esattamente come facevamo quando eravamo fuori di lì'.

La versione “vip” del programma non convince pienamente il 42enne, che aggiunge: 'La definizione di Vip oggi indica delle persone abituate alle telecamere e dunque tutto diventa spettacolo. Sicuramente rispettabile, ma non paragonabile a ciò che facevamo noi. Non ha nulla a che fare proprio'.

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