Paolo Ruffini è demoralizzato dalla scarsa proattività del Governo nei confronti del cinema italiano.

Da quando il mondo, e l'Italia, sono stati colpiti dalla pandemia di Covid-19 tutto è stato rivisto in un'ottica sanitaria adeguata, che quando si tratta di cinema pone attori e lavoratori dello spettacolo in posizioni alquanto difficili.

'Il 14 aprile dovevo iniziare a girare un film che si intitola “Rido perché ti amo”', rivela Paolo Ruffini all'Adnkronos.

'E ovviamente non è stato possibile. Una commedia romantica diretta da me che ha come protagonista Nicola Nocella, un bravissimo attore candidato ai David di Donatello per il film “Easy” e Daphne Scoccia, una bravissima attrice. Una storia che ora sto risistemando tutta in virtù del protocollo Covid'.

Come rivela il conduttore e attore, la difficoltà non sta solo nel mantenere le distanze e garantire la sanificazione dei luoghi di lavoro, piuttosto nel far collimare tutto insieme.

'Il problema è arrivare sul set, rispettando tutte le norme che ci sono e che sono giustissime ma ti mettono in condizioni… Beh diciamo che io oggi vorrei fare un film su come poter fare un film. Fare il film è già il film. È come il ristoratore che alla fine decide di restare chiuso'.

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