Jamie Foxx non dovrà affrontare il processo per molestie sessuali.

Il presunto reato, avvenuto nel 2002, è caduto in prescrizione, e il protagonista di 'Django Unchained' può così tirare un sospiro di sollievo.

L’attore e cantante statunitense è stato oggetto di indagine da parte della polizia di Las Vegas in seguito all’accusa di una donna dall’identità sconosciuta, che a inizio giugno ha raccontato di essere stata 'schiaffeggiata' con il pene dall’oggi 50enne, dopo essersi rifiutata di praticargli del sesso orale.

Il fatto si sarebbe consumato durante un party nella proprietà di Sin City dell’attore premio Oscar, 16 anni fa.

Dopo l’evento, la donna ha riferito alla polizia di essersi recata in un ospedale di Los Angeles in preda agli attacchi di panico.

Foxx ha immediatamente negato le accuse attraverso la sua legale, Allison Hart, mentre oggi le autorità hanno informato che il termine ultimo per presentare denuncia sia scaduto nel 2005.

Come sostiene TMZ.com, considerando che il presunto crimine sia caduto in prescrizione, e in base alle regole previste in materia dallo statuto, la donna non potrà provare nemmeno la strada della causa civile contro Jamie.

La star ha parlato di accuse 'false e inventate, perché semplicemente i fatti raccontati non sono mai accaduti'.

La legale ha poi aggiunto che 'il fatto intanto non è stato denunciato entro tre anni dal suo presunto accadere, poi non è stato denunciato neanche nei successivi 16 anni perché non è mai accaduto'.

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