Arnold Schwarzenegger fa mea culpa.

Pur negando le accuse di molestie avanzate alcuni mesi fa dal Los Angeles Times, il divo del cinema d’azione ha ammesso di non essersi sempre comportato in maniera rispettosa con le donne.

'Se mi guardo indietro, penso di aver superato il limite parecchie volte, ma sono sempre stato il primo a chiedere scusa', ha dichiarato l’attore al numero di novembre di Men's Health. 'Quando sono diventato Governatore della California, volevo che nessuno, me incluso, commettesse degli errori. Per questo abbiamo organizzato dei corsi sulle molestie, in modo da avere un quadro chiaro, da un punto di vista legale e anche da un punto di vista comportamentale, di ciò che era accetto e ciò che non lo era'.

A chi lo ha accusato di maschilismo, Arnold ha così risposto: 'Sono un uomo. Non posso cambiare la visione di quello che sono. La prima donna che ho amato di più è stata mia madre. La rispettavo ed era una donna fantastica. Ho sempre rispettato le donne'.

Unico rimpianto per la star è aver definito alcuni avversari politici delle 'femminucce'.

'All’epoca pensavo fosse la cosa giusta da fare. Avevo un nodo in gola. È una parola che è uscita all’improvviso. Li ho chiamati femminucce perché non erano in grado di assumersi dei rischi. Avevano paura di tutto. I politici, in generale, preferiscono non esporsi troppo - ha spiegato -. Ma è meglio misurare le parole, alla fine con queste persone vuoi lavorare'.

'È meglio cercare un punto in comune, invece di dire “femminuccia”, “fot***” o “facciamo come dico io”'.

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