Quando Ryan Reynolds è particolarmente sotto stress, si apparta per 10 minuti con il suo cellulare e medita.

A liberare la testa dell’attore canadese e rimettere in equilibrio ogni asse ci pensa Headspace, applicazione che per il 42enne di Vancouver è diventata oramai essenziale.

'Con Headspace mi bastano dieci minuti al giorno per stare in equilibrio. Quando medito dormo meglio, mangio meglio, lavoro meglio. La vita mi sembra meglio', racconta Ryan Reynolds a Vanity Fair.

L’ansia dell’interprete di 'Deadpool' è dovuta a un’adolescenza traumatica e incrinata dal rapporto col padre, ricordi che Ryan ha recentemente condiviso in una lunga intervista con il New York Times.

'Abbiamo avuto una relazione molto complicata, ma ci siamo riavvicinati verso la fine dei suoi giorni. Prima che morisse ho sentito che era orgoglioso di me'.

Negli ultimi anni della sua carriera Reynolds è diventato uno dei volti più gettonati di Hollywood, soprattutto grazie alla saga dedicata all’antieroe Deadpool. La gigantesca produzione ha richiesto all’attore, produttore e sceneggiatore ben 10 anni di lavoro, ma nel 2016 è riuscito a girare il primo episodio con solo 52 milioni di euro.

'Io lavoro a Hollywood, un ambiente non esattamente interessato all’interiorità. Ma i più importanti traguardi raggiunti hanno poco a che fare con il mio aspetto - afferma Ryan -. Credo di aver dato il meglio di me dietro le quinte, come sceneggiatore e produttore'.

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