(Cover) - IT Italian Stars - Gabriele Muccino ha presentato il nuovo film - 'Fino alla fine' - ma ha sensibilizzato i ragazzi anche su un tema che gli sta a cuore: la sicurezza stradale.

'Bisogna insegnare ai giovani a gestire il tempo, non solo a subirlo. Un messaggio può aspettare', ha detto l'artista per poi rivelare: 'Anni fa per una banale distrazione feci un incidente quasi mortale in Grecia, di cui ho ancora delle cicatrici in testa. Non bisogna mai abbassare la soglia di attenzione quando si è alla guida'.

Del resto, il tema dell'incidente stradale torna più volte nei film del regista. 'Sono ossessionato dalla questione del telefono da sempre', ha ammesso.

Da qui l'incidente provocato dalla distrazione alla guida a causa dell'uso del telefono. Muccino ha svelato: 'L'incidente è l'interruzione fatale di un'esistenza. Io ho usato altre volte l'incidente nei miei film. Ho usato spesso le auto come deus ex machina, come elementi drammaturgici che creavano una fatalità, quindi una crisi fortissima all'interno della storia e del personaggio'.

Il cinema per Muccino è anche una scatola magica che lo ha aiutato a superare la balbuzie: 'Se ho fatto cinema è perchè a 16, 17 anni balbettavo davvero moltissimo. Con il Cinema raccontavo chi ero attraverso una forma di comunicazione che faceva parlare gli altri. Quell'handicap è stato il propulsore più importante che mi ha spinto a fare con impeto questo mestiere'.

'Ma - ha ribadito Muccino - non chiedetemi come viene l'ispirazione perché i temi dei film sono come colpi di fulmine. Credo sia un dono intuire quale storia possa intrattenere e incuriosire il pubblico. I film venuti meglio sono quelli dalle illuminazioni veloci. In ogni azione che ci circonda c'è un film, bisogna solo capire come renderlo interessante anche attraverso momenti di smarrimento, perdita, pathos, emozione'.

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