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(Cover) - IT Italian Stars - Carlo Conti si gode il momento. Reduce dal successo di Sanremo 2025, il conduttore si prepara a tornare su Rai 1 con il nuovo talent show 'Ne vedremo delle belle', in onda dal 22 marzo.
E nel frattempo si concede il lusso di rilassarsi al sole, coltivando quella tintarella perenne che da anni è oggetto di battute. 'Fino a dieci minuti fa ero al sole, mi piace. E non ho la fase del rosso, come voi umani', scherzano Repubblica, aggiungendo che la moglie Francesca lo segue ovunque con la crema solare, pronta a proteggere lui e il figlio Matteo.
Quarant'anni di carriera, tutti spesi in Rai, e un futuro che lo vede ancora protagonista per un paio d'anni. 'Direttore artistico di Sanremo anche nel 2026, poi chissà cosa succederà nel 2027' ammette. Ma se qualcuno pensa a un suo addio imminente, lui risponde con ironia: 'Sa cosa dovrebbero offrirmi? La pensione. Smetto e faccio l'ospite ogni tanto'.
E se gli chiedono se si sente "democristiano", l'etichetta che spesso gli viene attribuita, Conti non si scompone: 'Se significa democratico e cristiano, non vedo il problema. Sarebbe stato peggio se mi avessero definito ladro'. Sulla politica attuale dice di seguirla poco, pur ribadendo alcuni valori fondamentali: 'Mi interessano i diritti, il rispetto delle persone indipendentemente dal colore della pelle, dalla religione, dalle preferenze sessuali'.
Se il Festival di Sanremo 2025 ha segnato l'ennesima vittoria nella sua carriera, non sono mancate le polemiche. Una in particolare lo ha colpito: i dubbi sollevati sulla sincerità del messaggio di Papa Francesco indirizzato alla kermesse. 'In conferenza stampa hanno messo in dubbio il messaggio del Papa: come si può arrivare a pensare che l'avesse fatto per Tale e Quale Show? Quello mi ha amareggiato. Si può dubitare di un professionista, ma del Santo Padre? Nel calderone dei social uno vale uno'.
E riguardo alle critiche ricevute prima del Festival, in particolare dal senatore Maurizio Gasparri, Conti risponde con la sua proverbiale calma: 'E dopo? Io rispondo con i fatti'.
Carlo Conti è sinonimo di Rai, un legame che per lui è quasi identitario. 'Il pubblico mi vede lì, abbina la mia faccia a quel marchio, come un giocatore che ha la maglia stampata sulla pelle. Mi sembrerebbe di tradire'. E ricorda anche un aneddoto con Silvio Berlusconi, che incontrò nello studio di Porta a Porta: 'Mi fece i complimenti e disse una cosa tipo: "Lei non lascerà mai la Rai?" "No, ci sto bene". Davvero, niente di più'.
Se la carriera lo ha reso un volto familiare per il pubblico, è nella vita privata che Conti ha vissuto la trasformazione più grande. Un tempo noto per il suo spirito da seduttore seriale, ha trovato la stabilità con la moglie Francesca, grazie anche a un consiglio di Antonella Clerici. 'Mi presentai con un anello per la proposta di matrimonio. Quel giorno ho detto basta alla vecchia vita'. Con un pizzico di autoironia aggiunge: 'Lo so che s'invaghivano di me perché facevo spettacolo, mica per altro. Ero single e mi davo da fare. Mi sono divertito. Meglio prima che dopo, no?'.
Tra i nuovi volti della televisione, Conti riconosce la crescita di Stefano De Martino: 'Colma dei vuoti generazionali. Cresce, ascolta i consigli degli autori e ha una sua personalità'. Quando gli viene fatto notare che De Martino viene spesso definito un "piacione", Conti puntualizza: 'Più belloccio che piacione. È tante cose, ma è bravo. Fa benissimo quello che fa: largo ai giovani'.