Florence Pugh ha notato un cambiamento radicale dopo la nomination all'Oscar per 'Piccole Donne' di Greta Gerwig.

Subito dopo è arrivato il debutto nel Marvel Cinematic Universe, nel ruolo dell'assassina russa Yelena Belova in 'Black Widow' (2021), e da quel momento la sua carriera ha preso una nuova direzione.

'È stato come se fossi entrata in una carriera completamente diversa. Dopo quei due progetti, ho varcato una porta: tutti hanno iniziato a parlare con me in modo diverso. Non è cambiato il mio lavoro o quello che ho da offrire, ma il modo in cui mi si avvicinavano. Non devo più spiegarmi. Mi rispondono: "No, no, abbiamo capito"'.

Nonostante il successo e l'appoggio della critica per i suoi ruoli degli ultimi dieci anni, la Pugh sente di avere ancora molto da esprimere.

'Nella mia mente ho un orologio. So che cosa voglio mostrare e quando. Ho già in mente personaggi, ruoli e modi di recitare per i prossimi 10 o 15 anni. Ora si tratta solo di trovare il progetto giusto'.

Il 2025 la vedrà impegnata in due grandi produzioni: 'Avengers: Doomsday' e 'Dune: Messiah'. Ma l'attrice britannica vuole continuare anche con il cinema indipendente, che definisce fondamentale per "tenere il cervello attivo". E rivela un desiderio preciso: recitare un giorno in un western.

Tra i suoi prossimi progetti ci sono 'The Pack', il debutto alla regia di Alexander Skarsgard, e una miniserie tratta da "La valle dell'Eden" di John Steinbeck.

Nel frattempo, è tornata sul grande schermo nei panni di Yelena in 'Thunderbolts', ora nelle sale.

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