- NEWS
- COMPETITION
- DIRECTORY
(Cover) - IT Italian Stars - Alessandro Gassmann vuota il sacco nell'intervista con Fabio Fazio a 'Che tempo che fa'.
Davanti ad un divertito conduttore, l'attore scherza sulla memoria che vacilla, ma confessa: 'Ho sempre avuto problemi con i nomi e sono arrivato alla conclusione che è perché i nomi non hanno una logica. Ricordo numeri di telefono, tutto il resto, ho una memoria molto forte, anche per il mestiere che faccio, ma i nomi no'.
È una battuta, ma anche un'ammissione sincera: 'Adesso sto ripetendo i nomi che dovrò dire parlando del film, perché se no me li dimentico'. Poi il tono cambia. Gassmann è in studio per presentare 'Mani Nude', il nuovo film di Mauro Mancini.
'È un film urticante, molto violento. C'è molto sangue. Però mentre lo guardavo, mi dicevo: non può che essere così. È un film di Mauro Mancini, sulla guerra', dice Fazio, introducendo la pellicola, al cui centro c'è un processo terribile e attuale: 'È un film che racconta la disumanizzazione necessaria per rendere possibile la violenza. Prima devi togliere l'umanità all'altro, solo così puoi arrivare a compiere certe azioni'.
La storia ruota attorno a un ragazzo di buona famiglia, rapito da un'organizzazione criminale e costretto a combattere a mani nude in un'arena clandestina, senza regole. 'Per togliergli l'umanità devi togliergli prima tutte le possibilità. Chi perde muore', spiega Gassmann, mentre Fazio aggiunge: 'Pensate a una persona normale, che improvvisamente si trova in questa condizione: deve decidere se soccombere o uccidere'.
Nel film, Gassmann interpreta Minuto, l'addestratore: un uomo temuto, che non ha mai perso uno scontro. 'Lo chiamano così perché nessuno è mai sopravvissuto più di un minuto contro di lui'. Una figura brutale, che nasconde tuttavia la complessità che il regista aveva già espresso in 'Non odiare'.
Accanto a Gassmann c'è il giovane Francesco Gheghi, già candidato ai David: 'Lo avevo conosciuto in "Mio fratello rincorre i dinosauri". L'ho ritrovato qui, dove credo abbia dato la sua interpretazione più intensa e profonda'. E scherza: 'Ha preso muscoli, si è allenato sei mesi. Tutti i combattimenti li fa lui. Io invece sono semplicemente arrivato a 110 chili'.
Parlando del suo rapporto con i social, Gassmann ha raccontato di aver lasciato X: 'Sono uscito quando è diventato invivibile. Sono andato da un'altra parte, ma più o meno... diciamo, siamo sempre lì'.
E infine, una riflessione sul mestiere dell'attore: 'È un lavoro meraviglioso, perché ti permette di vivere tante vite. Ma allo stesso tempo ti crea piccole ferite dentro, perché devi regalare anche la parte sofferente di te stesso ai personaggi. E poi, un attore si affeziona a loro: non ricordano solo le gioie, ma anche esperienze dolorose, vissute... e curiosamente continuano a mancarti'.