(Cover) - IT Italian Stars - Un'infanzia tra cocaina, pistole e bottiglie rotte.

Lucrezia Lante della Rovere non ha usato mezze misure per raccontarsi davanti a Francesca Fagnani, ospite a 'Belve'. L'attrice, come sempre diretta e senza filtri, ha riportato alla luce episodi che non tutti si sarebbero aspettati. 'A casa mia c'era di tutto: pistole, cocaina, eroina. Una volta mia madre e il suo compagno si inseguirono con i colli di bottiglia rotti. Io rimasi lì, pietrificata'.

Un'infanzia turbolenta, vissuta all'ombra ingombrante di Marina Ripa di Meana, che non è stata solo una madre famosa ma, secondo Lucrezia, una donna che ha cercato in tutti i modi di plasmarla a sua immagine. 'Voleva che fossi spregiudicata come lei. Ma io volevo essere me stessa, non la sua fotocopia'.

Sulle dichiarazioni di Marina – quella famosa frase in cui diceva di essersi prostituita per procurare droga al compagno dell'epoca – Lucrezia getta ombre: 'Probabilmente era una provocazione. Mia madre amava dire cose forti per colpire'.

La vita sentimentale non è stata meno intensa, a cominciare da quella relazione esplosiva con Luca Barbareschi, definita 'troppo rock'n'roll'. Una passione travolgente, che l'ha spinta infine a prendere le distanze: 'Dovevo scegliere se vivere da protagonista o da gregaria'.

Non manca un affondo al mondo del cinema italiano. Lucrezia non si sente parte di quel 'circoletto' ristretto e autoreferenziale. E su 'Caos calmo', il film con Nanni Moretti, è lapidaria: 'Meglio non esserci. Quella scena di sesso con Isabella Ferrari era brutta. Io, al massimo, avrei voluto Brad Pitt, non Moretti'.

Oggi continua il suo percorso in teatro e in televisione, forte di una voce indipendente, non allineata, capace ancora di rompere gli schemi. Anche senza colpi di scena. Anche senza pistole.

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