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A colpo d'occhio, un elegante ristorante: un piatto di pesce sul tavolo.
Ma quando arriva una rete colma di scarti di pesca - baby squaletti, razze, stelle marine - la cena si ferisce nel grottesco. È il corto 'The?Bottom?Line', commissionato dalla Blue?Marine?Foundation e diretto da Ben?Mallaby, che mette in scena la brutalità della pesca a strascico sul fondale, un'azione paragonata a 'un bulldozer nel mare'.
In prima linea ci sono Stephen Fry, nei panni di un burbero cameriere, e Theo?James, nei panni di un cliente scioccato. Il corto, diffuso in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani e poco prima del terzo Vertice ONU sui mari a Nizza, fa leva sull'impatto visivo e sullo choc per richiamare l'attenzione sulle politiche di pesca ancora permissive - che vedono il 74?% delle aree protette in Inghilterra e il 92?% in Scozia esposti al trawling.
'È moralmente corrotto permettere che ambienti marini protetti diventino gusci desertificati', denuncia Fry , mentre James confessa di essere rimasto 'orripilato' nello scoprire quanti scarti vengano scaricati solo nel piatto 'sostenibile' che aveva ordinato.
Parallelamente, il governo britannico sta per approvare il divieto di strascico in 41 aree marine protette - circa 30mila km² - portando la protezione totale a quota 48mila?km². Si apre una consultazione pubblica fino al?1°?settembre, cruciale per definire le misure definitive.