Russell Crowe ha presentato 'Nuremberg' al Toronto International Film Festival, accolto da un'ovazione calorosa che ha immediatamente riacceso il dibattito sulla stagione dei premi.

L'attore neozelandese, già premio Oscar per 'Il gladiatore', è salito sul palco insieme ai colleghi Rami Malek, Michael Shannon, John Slattery, Leo Woodall, Richard E. Grant e al regista-sceneggiatore James Vanderbilt. Una celebrazione collettiva per un'opera tratta dal libro di Jack El-Hai 'Il nazista e lo psichiatra', che porta sul grande schermo il processo di Norimberga e i suoi protagonisti.

Crowe interpreta Hermann Göring, uno dei volti più oscuri del Terzo Reich, in un ruolo che molti osservatori considerano tra i più ardui della sua carriera. Deadline ha definito il film 'affascinante e di urgente importanza', segno che la pellicola e la performance dell'attore potrebbero riportarlo in corsa per gli Academy Awards, a più di vent'anni dalla sua ultima candidatura.

Nonostante la complessità del personaggio, Crowe non ha rinunciato a un tocco di ironia. Alla domanda su come avesse affrontato il ruolo, ha scherzato: 'Pensavo fosse un Q&A breve?', ha detto al moderatore, strappando risate al pubblico. Poi, rivolgendosi alla sala: 'Domani mattina dovremo vederci di nuovo, ci vorranno circa due ore per rispondere. Portate panini, qualcosa da bere... e se avete problemi di bagno, andateci prima che iniziamo'.

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