'In cucina avevo 4': Carlo Cracco sorride nel ricordarlo, un voto che oggi suona come una beffa per uno degli chef più conosciuti d'Italia. A sessant'anni, il cuoco vicentino ripercorre la sua carriera tra ironia e autocritica, confessando che da ragazzo 'volevo entrare in seminario, ma in casa non c'erano soldi per scuole private'.

Nel suo racconto, la passione per la cucina nasce quasi per caso: 'Mia madre dimezzava le porzioni, così ho iniziato a cucinare per poter mangiare di più'. Poi l'incontro con Gualtiero Marchesi e l'ascesa tra i grandi nomi della gastronomia italiana.

Sul capitolo televisione, Cracco è diretto: 'A MasterChef feci di tutto per non essere preso. Al provino fui aggressivo, finsi di non essere io. Dopo sei anni mi ero annoiato, la tv è ripetitiva'. Ammette che l'esperienza lo ha reso popolare ma anche penalizzato: 'Dopo la tv mi hanno tolto una stella'.

Oggi alterna i fornelli alla coltivazione e alla ricerca di un equilibrio più autentico, accanto alla moglie Rosa Fanti. 'Non ho rimpianti né rimorsi', conclude. 'Continuo a fare quello che amo, ma con più libertà e meno rumore'.

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