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Alexander Skarsgard torna al cinema con 'Pillion', accanto a Harry Melling, e lo fa attraverso un progetto che sfida apertamente convenzioni e aspettative.
Per l'attore svedese, da sempre insofferente verso ciò che definisce 'le cose troppo nella media', il film rappresenta una nuova incursione in territori narrativi che mettono alla prova sia il pubblico sia lo stesso interprete.
Diretto dall'esordiente Harry Lighton e ispirato al romanzo di Adam Mars-Jones 'Box Hill', il film racconta il legame complesso tra Ray, un leader biker magnetico interpretato da Skarsgard, e Colin, il giovane uomo portato in scena da Melling. Una relazione dominatore-sottomesso che, nelle intenzioni del regista, non indulge mai alla gratuità. 'Volevo che Ray ottenesse il consenso di Colin nel loro primo incontro sessuale', spiega Lighton, chiarendo l'approccio etico e intimo che ha guidato la messa in scena.
Skarsgard, nell'intervista rilasciata a The Independent, confessa quanto questi ruoli non convenzionali lo attirino da tempo: 'I personaggi generici mi mettono a disagio'. Una motivazione che lo ha spinto, insieme al regista e a Melling, a lavorare fianco a fianco con membri reali del Gay Bikers Motorcycle Club per restituire autenticità al mondo kink e alla comunità che il film intende rappresentare.
'Pillion' promette di essere ben più di una commedia romantica trasgressiva: è un'indagine sul desiderio, sulla vulnerabilità e sulle forme inattese che l'intimità può assumere.
Parallelamente all'arrivo del film, Alexander Skarsgard prosegue i suoi impegni televisivi su Apple TV+, sviluppa nuovi progetti indipendenti e porta avanti il suo sostegno a produzioni che ampliano la rappresentazione della diversità sullo schermo.