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Lorella Cuccarini e Silvio Testi sono stati spesso descritti come la famiglia del Mulino Bianco.
Una similitudine che fa sorridere la showgirl, che ha dovuto affrontare momenti difficili insieme al marito.
'Quando ci dipingono come la famiglia del Mulino bianco, mi viene un po’ da ridere. La famiglia perfetta non esiste. I momenti difficili ci sono stati, ma abbiamo sempre cercato di superare insieme l’impatto delle crisi personali di ognuno di noi', dice Lorella, che da 31 anni è sposata con il produttore Silvio Testi.
'Nel corso di una vita ce ne possono essere tante, sì: dalla perdita delle persone care, a quelle lavorative. Il segreto è cercare sempre di tamponare, da una parte e dall’altra. Essere di supporto, ma anche non creare ingerenze', continua la Cuccarini come riporta il Corriere della Sera.?'Vedo come gestisce le difficoltà mio marito: ha un approccio molto diverso dal mio. Io sono una che tira fuori quello che prova, affronto le cose di petto. Anche insieme, perché penso che i pesi condivisi diventino più leggeri. Ma Silvio non è come me: ha bisogno dei suoi spazi, dei suoi silenzi. Se tu questa cosa non la comprendi rischi di non valorizzare la persona che ami. Quindi io rispetto quei momenti di silenzio che fanno parte del suo carattere come lui rispetta il mio modo vulcanico di fare le cose. Siamo due facce di una stessa medaglia. Però funziona'.
Per la conduttrice non è necessario presentarsi in coppia agli eventi mondani, che per altro, Silvio non ama particolarmente.
'Basta ricordarsi che siamo individui singoli prima che coppia. Non ho mai forzato Silvio per accompagnarmi agli eventi o anche solo per fare delle foto assieme. So che nasce come uomo che sta dietro le quinte, non ha mai amato il lato più frivolo di questo mestiere. Però io non ho smesso di andare alle prime: ci vado sola o con un figlio, ma non vivo la sua assenza come un affronto così come lui non mi tiene il broncio se esco. Siamo molto liberi'.
E proprio la libertà di esprimersi li ha condotti tre decenni fa sull’altare.
'Ci siamo sposati dopo sei mesi di fidanzamento. A me lui è piaciuto subito: era il produttore musicale di Pippo in Fantastico 6. L’avevo trovato molto bello e mi piaceva il suo mondo creativo. Ma io ero ai miei inizi, poi avevo una relazione e lui pure, quindi l’ultima cosa che avrei voluto era lanciare dei messaggi: tutto era rimasto nell’ambito della stima. Poi, quando ci fu il mio passaggio in Mediaset, avevo bisogno di una persona che lavorasse per me sul piano musicale, quindi l’ho richiamato. A quel punto eravamo liberi tutti e due…', continua Lorella.
'Tutto era talmente bello che sembrava proprio il pezzo del puzzle che completa un disegno stupendo e che sarebbe stato complicatissimo trovare, disperso tra tanti altri pezzi. Insieme avevamo creato l’incastro perfetto: mi ha chiesto di sposarlo a Natale e non ci ho pensato un attimo'.